“Come hai detto? Ti sposi?” Me lo hanno chiesto in tanti, negli ultimi otto mesi. Con espressioni diverse, con gradi d’incredulità differente: ma la domanda sottintesa era sempre la stessa: perché ti sposi? Come se dietro quella scelta ci fosse una presa di posizione un poco folle e dietro quella presa di posizione una psiche quantomeno labile.